Estratti
Nel XXI secolo, i cari vecchi frullati, a cui erano tanto affezionate le nostre nonne, hanno lasciato il posto ai loro discendenti 2.0.
E se il passaggio da frullati a centrifugati ha avuto giusto il tempo di essere percepito da qualcuno, l’ultima novità in tema di succhi, gli estratti, rappresenta un entità ancora poco conosciuta e consumata.
Questa evoluzione ha registrato, di pari passo, un avanzamento tecnologico degli elettrodomestici in grado di produrre elisir più o meno palatabili.
Gli estratti non sono altro che l’essenza di frutta e verdura, concentrata in un bicchiere. Dissetanti, depuranti, sazianti, costituiscono una valida alternativa per uno spuntino piacevole e nutraceutico.
Ottenuto con un elettrodomestico che lavora a freddo, l’estratto di frutta e verdura permette di ottenere un liquido, potenzialmente ricco di micronutrienti ed enzimi e povero di fibre.
Grazie al metodo di preparazione, l’estratto può essere conservato per un tempo più lungo rispetto al centrifugato, fino a circa 48h (aggiungendo del limone durante la preparazione). Altro vantaggio è la resa. Vi renderete conto che lo scarto ottenuto è piuttosto secco, a differenza di quello della centrifuga che è più umido. Questo si traduce in una maggiore quantità di prodotto finito e, quindi, in un risparmio di materia prima che, considerato il costo di frutta e verdura, non è da sottovalutare.
Ricordatevi che per centrifugati ed estratti, frutta e verdura possono essere utilizzate con la buccia ma solo se se ne conosce la provenienza ovvero se si tratta di prodotti bio. Inoltre, è essenziale che si sottopongano gli ingredienti ad un accurato lavaggio con acqua fresca.
Per concludere, non dimenticatevi di assumere quotidianamente 5 porzioni tra frutta e verdura, variando il più possibile le tipologie e, perché no, la modalità di assunzione.